venerdì 29 agosto 2014

Latin American Poker Tour

Latin American Poker Tour

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Il Latin American Poker Tour (LAPT) è la maggiore manifestazione di poker sportivo dell'America latina; è iniziato nel maggio 2008.
Similmente all'EPT e al APPT è sponsorizzato dal PokerStars.
Nella sua prima stagione vi sono stati 3 eventi:

Asia Pacific Poker Tour

Asia Pacific Poker Tour

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L'Asia Pacific Poker Tour (APPT) è la maggiore manifestazione di poker sportivo della regione asiatica e pacifica; è cominciato nel 2007
Come il suo corrispettivo europeo, l'EPT, l'APPT è sponsorizzato da PokerStars e consiste in diversi tornei di Texas Hold'em senza limiti.
La prima stagione si protratta dall'agosto al dicembre 2007 con 5 eventi organizzati in quattro differenti località: Manila (Filippine), Seul (Corea del Sud), Macao(Cina) e Sydney (Australia).
Per la Corea del Sud e la Cina questi sono stati i primi grandi eventi di poker sportivo autorizzati dai rispettivi governi.
La tappa a Macao (PokerStars.net APPT Macau: Asian Poker Open) del novembre 2007 è stato il primo torneo di poker nella città e con 452 iscritti risulta il maggior torneo asiatico di sempre.
Il tour è stato creato da Jeffrey Haas, presidente e direttore del Marketing Sarne Lightman. Danny McDonagh è il direttore del torneo. La 441 Productionsproduce APPT per la televisione.

EPT

European Poker Tour

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L'European Poker Tour è il principale circuito europeo di poker sportivo che organizza tornei di Texas Hold'em e altre varianti in tutta Europa. I tornei sono sponsorizzati da Pokerstars.
In questi tornei partecipano i migliori giocatori provenienti da tutto il mondo. Caratteristica principale degli eventi EPT è il buy-in elevato: da 5000 € fino ad arrivare (nell'EPT di Montecarlo) a 10.000 € per i main event, mentre gli altri tornei raggiungono buy-in anche più elevati, ad esempio il Super High Roller giocato all'EPT Grand Final della nona edizione ha avuto un buy-in di 100.000€. Il tavolo finale è costituito da 8 giocatori. Salvatore Bonavena è l'unico italiano ad aver vinto un titolo EPT.
Fra le tappe dell'EPT ci sono Barcellona (Spagna), Baden (Austria), Copenaghen (Danimarca), Varsavia (Polonia), Sanremo (Italia), Dortmund (Germania),Londra (Regno Unito), Dublino (Irlanda), Montecarlo (Monaco), Praga (Repubblica Ceca) e Tallinn (Estonia). Inoltre è inserita la tappa extraeuropea di Nassau(Bahamas). La decima stagione, come la nona, è composta da 8 tappe, e vede l'EPT tornare a Sanremo dopo un anno di assenza[1].

FIGCP

Federazione Italiana Gioco Poker

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Federazione Italiana Gioco Poker
DisciplinaCrystal Clear app Cardgame-3.svg Poker
Fondazione2006
NazioneItalia Italia
SedeItalia Roma
PresidenteItalia Isidoro Alampi
Sito ufficialehttp://www.figp.it/
 
La Federazione Italiana Gioco Poker, abbreviata F.I.G.P., fondata a Udine il 5 luglio 2006 da Claudio Pagano e Isidoro Alampi, ha l’obiettivo di promuovere e diffondere il poker sportivo, tramite l’aggregazione di società ed associazioni le quali praticano in Italia questo sport senza fini di lucro nelle sue diverse specialità e nel rispetto delle leggi italiane.
« La Federazione Italiana Gioco Poker (F.I.G.P.) è costituita da tutte quelle società ed associazioni ad essa affiliati che, senza fini di lucro e indipendentemente da ogni influenza di razza, religione e politica, praticano in Italia lo sport del Poker nelle sue diverse specialità e modalità nel rispetto delle leggi italiane quindi con ASSOLUTO DIVIETO di praticare il gioco d’azzardo. [...] »
(art.1 dello Statuto della Federazione)

La diffusione del Poker Sportivo in Italia[modifica | modifica sorgente]

La Federazione Italiana Gioco Poker comincia a diffondere il gioco su tutto il territorio attraverso la formazione di associazioni sportive che, nel rispetto della normativa vigente, organizzano il gioco su autorizzazione degli organi di Pubblica Sicurezza con i quali, su precisa disposizione della FIGP stessa, mantengono continui e costanti rapporti di collaborazione. Nascono quindi i primi eventi di carattere nazionale presso le case da gioco che, dopo anni di decadenza, cominciano a vedere l’afflusso di migliaia di giocatori, in crescita esponenziale che, da tutta Italia, convergono presso Sanremo, Venezia, Campione d’Italia e Saint Vincent, dove si tengono le tappe del primo Campionato Italiano di Poker organizzato dalla Federazione e manifestazioni di carattere internazionale.
Il primo campione italiano di poker, Fabrizio "Biccio" Ascari, viene eletto nel dicembre 2006, a seguito della finale nazionale disputata presso il Casinò di Sanremo.
A fine 2006 sono già più di 200 le Associazione sportive diffuse in tutto il Paese, che raccolgono oltre 10.000 tesserati. La FIGP crea quindi le strutture territoriali deputate alla gestione sportiva del movimento, indicando in un primo tempo dei delegati regionali in attesa delle assemblee elettive per i comitati regionali. Vengono organizzati i primi corsi per istruttori arbitrali dei diversi livelli previsti in ambito nazionale. FIGP dà il patrocinio ai primi corsi di perfezionamento tecnico sul gioco, tenuti dai migliori giocatori italiani a livello internazionale.
Nel 2007, continuando l’espansione eccezionale e considerato il successo che il gioco riscuote presso la popolazione nazionale di ogni età, fascia sociale e di reddito, il poker sportivo diventa quel fenomeno aggregativo e di massa che lo fa assurgere sempre più spesso agli onori della cronaca non più per le rare occasioni di illegalità riscontrate quanto per il vero e proprio “fenomeno del momento”. Prendono il via le prime trasmissioni televisive sia a livello locale che sui principali network nazionali. La FIGP quindi, comincia il dialogo con il CONI e il Ministero degli Interni, al fine di fornire al settore le giuste regole onde prevenire derive illegali dovute ad una espansione che avrebbe potuto divenire incontrollata causando problemi di ordine pubblico. Né il CONI, né il Ministero degli Interni, pur riconoscendo la diffusione e la sostanziale legalità del gioco, hanno inteso intervenire, rimbalzandosi le rispettive responsabilità in attesa di un intervento legislativo preciso.
La stagione associativa 2007/2008 vede oltre 500 Associazioni affiliate e più di 30.000 tesserati. Il Campionato Italiano diventa stagionale (2007/2008). Si disputa a cavallo dell’anno solare, per terminare a fine primavera nell’ottica della partecipazione della Nazionale Italiana, ai Campionati Mondiali di Poker (World Series of Poker) che si tengono con cadenza annuale a Las Vegas. Il Campionato Italiano 2007/2008 si disputa a livello territoriale, partendo dalla fase regionale che vede la disputa di 8 tappe a classifica per la selezione dei finalisti nazionali. L’edizione 2007/2008 vede la partecipazione a livello locale di oltre 8000 giocatori che portano alla finale nazionale del Giugno 2008 con l'assegnazione del titolo di Campione Italiano ad Adolfo Rendina. La prima Nazionale Italiana di Poker, composta da 10 rappresentanti, partecipa alle WSOP 2008 suscitando vivi apprezzamenti in tutto il movimento internazionale.
La stagione sportiva 2008/2009 raggiunge il culmine di espansione del movimento del poker sportivo, con oltre 1000 associazioni affiliate e più di 50.000 tesserati. Il Campionato Italiano 2008/2009 viene disputato partendo dal club di appartenenza dove si svolgono le prime 8 tappe di qualificazione seguite dalla fase regionale, su 4 tappe e dalla finale nazionale che elegge il Campione Italiano, Giuseppe Cefalù, e la Nazionale di Poker per le WSOP del 2009.
Con la crescita del fenomeno, cominciano a riscontrarsi casi di diverse interpretazioni della Legge da parte di singole Questure: se il Questore di Lecce autorizza in forma scritta e pubblica lo svolgimento del gioco, quello di Campobasso lo vieta in analoga forma. La FIGP promuoveva quindi ricorsi alla magistratura amministrativa regionale e al Consiglio di Stato che culminavano nell’ordinanza del 21 ottobre 2008, nella quale il CDS, sentito il parere del Ministero degli Interni, accoglieva il ricorso avverso all’inserimento nella tabella dei giochi proibiti del “poker sportivo”. Secondo la relazione presentata dal Ministero degli Interni a seguito di richiesta del Consiglio di Stato, veniva stimata la presenza sul territorio nazionale di oltre 2000 circoli che praticavano il poker sportivo, più di un milione di giocatori. Il 29 luglio 2009, entrava in vigore la Legge Comunitaria 2008, che in aggiunta ad alcune norme contenute nel Decreto pro-Abruzzo apportava un sostanziale cambiamento alla normativa del poker. Per il settore online veniva inserito il “cash game” quindi, oltre alla modalità torneo veniva normato ed accettato come skill games il gioco “per soldi” che consentiva ai giocatori di scommettere sulla mano singola e non più solo sul torneo. Per il settore Live, nominato come gioco “non a distanza”, si prevedeva la competenza statale attraverso l’intervento dei concessionari di Stato, norme economiche stringenti e dispendiose in rapporto all’assenza del fine di lucro e si rimandava ad apposito regolamento emanato da AAMS.
La FIGP, pur non concordando completamente col dettato normativo ma ritenendo comunque indispensabile la regolamentazione del settore, apriva un tavolo tecnico con AAMS al fine di contribuire alla stesura del regolamento attuativo, presentando la propria proposta accolta con favore da AAMS, che prevedeva la suddivisione del settore live in una parte commerciale/economica sotto controllo diretto dei concessionari di Stato e un parte prettamente sportiva riservata all’ambito associazionistico, che prevedeva il riconoscimento del CONI e il finanziamento allo sport. Il 9/9/2009, il Ministero degli Interni diramava una circolare a tutte le Questure invitando i questori a “non più tollerare” qualsiasi manifestazione territoriale di poker sportivo in nessuna forma, in attesa della pubblicazione da parte di AAMS, del regolamento attuativo della Legge Comunitaria 2008. Il giorno stesso, la FIGP in nome della correttezza istituzionale e dei principi di assoluta legalità che ha sempre dimostrato e preteso dai propri associati, interrompeva le attività sportive nazionali e indicava la sospensione delle attività ai propri circoli, pur mantenendo livelli minimi di pratica sportiva, volti a non disperdere il lavoro fatto e mantenere comunque il livello di preparazione dei propri giocatori onde consentire comunque la partecipazione alle manifestazioni estere e ai campionati nazionali di categoria disputati sotto egida ASI.
L’anno 2010 trascorreva fra ripetute promesse dei massimi organi dirigenti di AAMS che prevedevano la pubblicazione del regolamento prima a gennaio, poi a giugno, poi a settembre, senza mai tradurre in fatti i fiumi di parole spesi sul poker live. Nel frattempo, la maggior parte delle associazioni che avevano ridotto l’attività, anche a seguito di sentenze favorevoli al gioco espresse dalla magistratura amministrativa, riprendevano a pieno l’attività sportiva, cominciando ad operare in piena autonomia visto il completo caos normativo del settore. Nel giugno 2010, la IMSA (International Mind Sport Association) membro ufficiale di Sport Accord che annovera il Bridge, la Dama, gli Scacchi e il Go, riconosceva il poker quale sport della mente associato, concedendo alla IFP (International Federation of Poker) il ruolo di osservatore all’interno di IMSA. FIGP, in contatto con IFP fin dall’atto della sua fondazione, avviava i contatti per l’adesione.
L’anno 2011 trascorreva ancora in attesa dei pronunciamenti dei Monopoli di Stato, quando nel Novembre una sentenza della Corte di Cassazione che dichiarava il poker live, gioco lecito anche in mancanza della regolamentazione prevista. Il decreto “Milleproroghe” di fine 2011, prorogava l’emissione del regolamento attuativo al 30 giugno 2012. FIGP quindi, emetteva un comunicato stampa nel quale si sottolineava la Sentenza della Corte di Cassazione e si indicava nel 30 giugno 2012, l’ultima concessione di credito ad AAMS per l’emissione del regolamento attuativo e quindi dei bandi per le concessioni di gioco.
Nel giugno 2012 l’emissione del regolamento veniva ulteriormente prorogata al gennaio 2013. Con comunicato stampa del 1º luglio 2012 FIGP annunciava la piena ripresa delle attività sportive con la disputa del Campionato Italiano 2012-2013 allo scopo di ridare la giusta dimensione sportiva al movimento nazionale.

Il cammino verso il riconoscimento di Disciplina Sportiva Associata al CONI[modifica | modifica sorgente]

Nel marzo 2013 sono ripresi i contatti con CONI per le procedure di riconoscimento DSA. Nel maggio 2013 FIGP entra a far parte della IFP. Nell’ottobre 2013 il CONI comunica di aver sospeso la domanda di riconoscimento di FIGP in attesa del completamento dell’iter Internazionale (che avverrà nel maggio 2014) quando FIGP diventerà la Federazione di riferimento per la disciplina in Italia.
La sede legale della Federazione è presso Roma.
La Federazione presenta quattro commissioni: Regolamenti, Eventi, Tesseramenti, Campionati Italiani.
Gli organi territoriali della Federazione sono costituiti in forma di Comitati Regionali, vera struttura portante di tutto il movimento federale che godono di autonomia tecnico-amministrativa per la gestione del livello di competenza.
La F.I.G.P inoltre istituisce scuole di dealer (mazzieri-impiegati) e per direttori di gara per la gestione dei suoi tavoli.
L'attuale presidente è il dott. Isidoro Alampi.

il sogno di tutti i giocatori

Las Vegas

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Las Vegas
City
City of Las Vegas
Las Vegas – StemmaLas Vegas – Bandiera
Las Vegas – Veduta
Localizzazione
StatoStati Uniti Stati Uniti
Stato federatoFlag of Nevada.svg Nevada
ConteaClark
Amministrazione
SindacoOscar B. Goodman (Partito Democratico)
Territorio
Coordinate36°10′30″N 115°08′11″WCoordinate36°10′30″N 115°08′11″W (Mappa)
Altitudine610 m s.l.m.
Superficie293,60 km²
Abitanti583 756 (2010)
Densità1 988,27 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale89144
Prefisso702
Fuso orarioUTC-8
Cartografia
Mappa di localizzazione: Stati Uniti d'America
Las Vegas
Sito istituzionale
Las Vegas è una città degli Stati Uniti d'America, capoluogo della contea di Clark, e città più grande dello stato delNevada.
È famosa per essere la capitale del divertimento, dello shopping e del gioco d'azzardo, in rivalità con la paragonabile città di Reno. Quello che viene comunemente chiamato "Las Vegas" è in effetti un insieme di unità amministrative diverse: la città di Las Vegas propriamente detta, la città di North Las Vegas, la città di Henderson e inoltre una vasta area "unincorporated" (cioè non costituita in città ma sotto la diretta gestione della contea), area che include la "Strip", una lunga strada, per la maggior parte dritta o lievemente curva. Ai lati di essa sono presenti molti negozi, hotel e casinò.
L'area metropolitana di Las Vegas, che comprende tutta la contea di Clark, è quella a più forte crescita demografica negli Stati Uniti: nel 2005, secondo le stime, era abitata da circa 1.950.000 persone. Si trova a circa 270,5 miglia (435,2 km) a nord-est da Los Angeles.
Il gioco d'azzardo legalizzato, la disponibilità di alcolici ad ogni ora del giorno e della notte ed una certa scelta in fatto di spettacoli “per adulti” (non la prostituzione che, nella Contea di Clark, è illegale) hanno procurato a Las Vegas il soprannome di "Sin City" ("Città del peccato" o "Città del vizio"), ma l’amministrazione locale e l’ufficio del turismo preferiscono di gran lunga "The Entertainment Capital of the World" ("La Capitale Mondiale dell'Intrattenimento").
Assieme all'economia, anche l'immagine della città è in forte crescita. Ne è testimonianza il fatto che, negli ultimi anni, è stata frequentemente scelta come ambientazione per serie televisive e film di grande successo.

cos è la statistica

Statistica

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La statistica è una disciplina che ha come fine lo studio quantitativo e qualitativo di un particolare fenomeno in condizioni di non determinismo o incertezzaovvero di non completa conoscenza di esso o parte di esso. Studia i modi (descritti attraverso formule matematiche) in cui una realtà fenomenica - limitatamente ai fenomeni collettivi - può essere sintetizzata e quindi compresa. La statistica studia come raccogliere i dati e come analizzarli per ottenere l'informazione che permetta di rispondere alle domande che ci poniamo. Si tratta di avanzare nella conoscenza partendo dall'osservazione e dall'analisi della realtà in modo intelligente e obiettivo. È l’essenza del metodo scientifico.[1]
La statistica, per molti etimologicamente legata a status (inteso come stato politico, così come stato delle cose: status rerum) fu definita e proposta dal filosofo tedesco Achenwall nel XVIII secolo come scienza deputata a raccogliere dati utili per governare meglio. Oggi la statistica è utile ovunque sia necessaria una delle seguenti condizioni:
  • procedere ad una raccolta ordinata, ad una stesura comprensibile e ad una elaborazione dei dati più svariati;
  • scoprire eventuali leggi che regolano i dati spesso solo in apparenza disordinati ed operarne il confronto;
  • definire una variabile di riferimento che assuma diversi valori definibili in un certo intervallo di variazione.
Con il termine statistica, nel linguaggio di tutti i giorni, si indicano anche semplicemente i risultati numerici (le statistiche richiamate nei telegiornali, ad esempio: l'inflazione, il PIL etc.) di un processo di sintesi dei dati osservati.
La statistica è in qualche modo legata alla teoria della probabilità rientrando entrambe nel più vasto ambito della teoria dei fenomeni aleatori, ma mentre la teoria della probabilità si occupa di fornire modelli teorici probabilistici ovvero distribuzioni di probabilità adattabili ai vari fenomeni aleatori reali definendo i parametri della variabile aleatoria in questione, la statistica parte da un campione aleatorio per descrivere le sue proprietà statistiche oppure risalire o inferire al modello probabilistico sotteso e alla stima dei suoi parametri (mediavarianzadeviazione standardmodamediana).

Importanza e applicazioni[modifica | modifica sorgente]

Il metodo e le tecniche statistiche, tipicamente teoriche, assumono importanza fondamentale in molti altri ambiti applicativi di studio quale ad esempio la fisica(fisica statistica) qualora per manifesta complessità di analisi si debba rinunciare ad avere informazioni di tipo deterministico su sistemi fisici complessi o a moltigradi di libertà accettandone invece una sua descrizione statistica. Tra queste discipline ci sono anche l'economia, che si appoggia fortemente alla statistica (statistica economicastatistica aziendale ed econometria, oltre alla teoria dei giochi e delle decisioni) nella descrizione qualitativa (serie storiche) e quantitativa (modelli statistici) dei fenomeni socio-economici che incorrono all'interno del sistema economico; e alla psicologia, che si appoggia alla statistica nella ricerca delle caratteristiche e degli atteggiamenti degli individui e le loro differenze (psicometria). La statistica è uno strumento essenziale nella ricerca medica. Labiostatistica fornisce infatti gli strumenti per tradurre l’esperienza clinica e di laboratorio in espressioni quantitative, tese a individuare se, e in che misura, un trattamento o una procedura abbia avuto effetto su un gruppo di pazienti.[2] Un'altra applicazione estremamente comune nella società è quella dei sondaggi d'opinioneanalisi di mercato e in generale qualunque analisi di dati campionari.

Cenni storici[modifica | modifica sorgente]

La misura quantitativa dei fenomeni sociali ha una storia antica.[3] In Egitto si rilevava l'ammontare della popolazione già ai tempi della prima dinastia e durante laseconda si rilevavano vari beni a fini fiscali. Durante le dinastie successive si tenevano elenchi delle famiglie dei soldati, dei dipendenti statali, delle merci. Sotto la ventesima dinastia si tenevano liste delle abitazioni e dei loro abitanti.
In Israele il primo censimento fu fatto ai tempi del soggiorno nel Sinai (da cui il libro dei Numeri della Bibbia) e altri ne seguirono. Anche l'immenso impero cineseha sempre curato i censimenti, che nell'epoca dei Ming avevano cadenza decennale. Non si hanno invece notizie di censimenti nella Grecia antica, ma venivano registrati ogni anno i nati dell'anno precedente.
La rilevazione dei cittadini e dei loro beni ebbe grande importanza nella Roma antica. Il primo censimento fu ordinato da Servio Tullio e si ebbero poi censimenti con periodicità quinquennale dalla fine del VI secolo a.C., decennale a partire da Augusto.
La caduta dell'Impero romano d'Occidente comportò la sospensione di tali attività per secoli, fino alla ricostituzione di organismi statali da parte dei Carolingi. Il sorgere dei Comuni, poi delle signorie, delle repubbliche marinare e degli Stati nazionali comportò una progressiva frammentazione non solo politica, ma anche amministrativa. Già dal XII secolo si ebbero rilevazioni statistiche in Italia, da Venezia alla Sicilia, con obiettivi prevalentemente fiscali. Ebbero poi crescente importanza le registrazioni su nascite, matrimoni e morti effettuate dalle parrocchie, iniziate in Italia ed in Francia fin dal XIV secolo.
L'esigenza di quantificare i fenomeni oggetto di studio, ossia di analizzarli e descriverli in termini matematici, fu una tendenza tipica del XVII secolo: non fu solo l'Universo ad essere concepito come un grande libro "scritto in caratteri matematici" - come aveva affermato Galileo Galilei -, ma si diffuse anche la convinzione che fosse possibile studiare la società tramite strumenti di tipo quantitativo.
In genere, le origini della statistica nella concezione più moderna, si fanno risalire a quella che un economista e matematico inglese, William Petty (1623 - 1687), chiamò "aritmetica politica", ovvero "l'arte di ragionare mediante le cifre sulle cose che riguardano il governo"; tra le cose che maggiormente stavano a cuore al governo, del resto, vi erano l'entità della popolazione e la quantità di ricchezza che essa aveva a sua disposizione, dalle quali dipendeva in ultima analisi la forza degli Stati in competizione tra loro. Demografia e calcolo del reddito nazionale furono quindi gli ambiti in cui si esercitò la creatività dei primi "aritmeti politici".
Nel primo campo un autentico precursore fu John Graunt (1620 - 1674), un mercante londinese, che tramite lo studio dei registri di mortalità, riuscì per primo a rilevare l'approssimativa costanza di certi rapporti demografici e a costruire una prima e rudimentale "tavola della mortalità". Le sue Natural and Political Observations on the Bills of Mortality risalente al 1662 possono essere considerate a buon diritto come l'opera fondatrice della demografia. Il metodo statistico elaborato da Graunt per il settore demografico fu poi ripreso da William Petty, che nel suo Political Arithmetic, pubblicato postumo nel 1690, espose i principi fondamentali della nuova disciplina.
Nei medesimi anni, venne data alle stampe l'opera di un altro grande aritmeta politico, Gregory King (1648 - 1712), il quale nelle sue Natural and Political Observations and Conclusion upon the State and Condition of England risalente al 1698 formulò una stima della popolazione e del reddito totale dell'Inghilterra, giungendo a conclusioni ritenute abbastanza verosimili. In Francia un tentativo simile venne effettuato dal ministro del re Luigi XIV ed economista Sebastien de Vauban (1633 - 1707), che stimò la popolazione del Regno di Francia intorno ai venti milioni di abitanti - valutazione condivisa dagli storici attuali.
Ai problemi statistici si interessarono anche alcune delle menti più brillanti dell'epoca: il fisico olandese Christiaan Huygens (1629 - 1695) elaborò delle tavole di mortalità, l'astronomo inglese Edmund Halley (1656 - 1742) avanzò una serie di ipotesi sul numero di abitanti dei vari Paesi europei, mentre in Germania il grande filosofo Gottfried Leibniz (1646 - 1716) suggerì la creazione di un ufficio statale di statistica.
Nel frattempo, in concomitanza con lo sviluppo di queste prime ed ancora rudimentali metodologie demografiche, ci si cominciò a porre questo tipo di problemi anche per quanto concerneva la storia precedente: ciò indusse a guardare in modo critico e diffidente ai dati forniti da quegli autori del passato che avevano cercato di quantificare il numero di abitanti di un territorio, le dimensioni di un esercito, i morti per un'epidemia, ecc. Un contributo importante, sotto questo profilo, venne da uno dei più grandi pensatori del XVIII secolo, lo scozzese David Hume (1711 - 1776) il cui Of the Populousness of Ancient Nations diede inizio alla demografia storica. In tale testo Hume rilevò come le cifre tramandateci dagli antichi fossero particolarmente inaffidabili, non solo perché le loro stime non avevano basi solide, ma anche perché i numeri di ogni tipo contenuti negli antichi manoscritti sono stati soggetti ad un'alterazione molto maggiore di qualsiasi altra parte del testo, in quanto ogni altro tipo di alterazione modifica il senso e la grammatica ed è quindi più facilmente individuata dal lettore e dal trascrittore. InItalia venne creato un Ufficio Statistico Nazionale nel 1861, che poi diventò ISTAT nel 1926.

Statistica descrittiva e inferenziale[modifica | modifica sorgente]

La scienza statistica è comunemente suddivisa in due branche principali:

La statistica descrittiva[modifica | modifica sorgente]

La statistica descrittiva ha come scopo quello di sintetizzare i dati attraverso i suoi strumenti grafici (diagrammi a barre, a torta, istogrammiboxplot) e indici (indicatori statisticiindicatori di posizione come la media, di variazione come la varianza e la concentrazione, di correlazione, ecc.) che descrivono gli aspetti salienti dei dati osservati, formando così il contenuto statistico.

La statistica inferenziale[modifica | modifica sorgente]

La statistica inferenziale (inferenza vuol dire trarre delle conclusioni logiche a partire dai dati disponibili) ha come obiettivo, invece, quello di stabilire delle caratteristiche dei dati e dei comportamenti delle misure rilevate (variabili statistiche) con una possibilità di errore predeterminata. Le inferenze possono riguardare la natura teorica (la legge probabilistica) del fenomeno che si osserva. La conoscenza di questa natura permetterà poi di fare una previsione (si pensi, ad esempio, che quando si dice che "l'inflazione il prossimo anno avrà una certa entità" deriva dal fatto che esiste un modello dell'andamento dell'inflazione derivato da tecniche inferenziali). La statistica inferenziale è fortemente legata alla teoria della probabilità. Sotto questo punto di vista descrivere in termini probabilistici o statistici un fenomeno aleatorio nel tempo, caratterizzabile dunque da una variabile aleatoria, vuol dire descriverlo in termini di densità didistribuzione di probabilità e dei suoi parametri di media o valore atteso e varianza. La statistica inferenziale si suddivide poi in altri capitoli, di cui i più importanti sono la teoria della stima (stima puntuale e stima intervallare) e la verifica delle ipotesi.